stile di vita

Educazione alla salute in gravidanza

stile di vita

Titolo: Educazione alla salute in gravidanza (codice ECM 196346)
Destinatari: ostetriche
Scadenza: 31-12-2018
Crediti: 5
Costo: 40 €
Programma: FADO
Valutazione dei partecipanti (370 valutazioni):
8/10 rilevanza
8/10 qualità
8/10 efficacia

Stili di vita sani e gravidanza

La gravidanza è un periodo strategico per gli interventi di promozione e sostegno della salute. In particolare sembra che durante la gravidanza le donne fumatrici siano più ricettive a smettere. La donna in questa fase crea intorno a sé un ambiente favorevole per lo sviluppo del bambino: è più attenta all’alimentazione, all’ambiente, al movimento e più in generale agli stili di vita sani.

Come riportato nell’Agenda della gravidanza contenuta nella linea guida del Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG) sulla gravidanza fisiologica, fornire informazioni sugli stili di vita in gravidanza è un obiettivo della prima visita ostetrica, che dovrebbe idealmente tenersi entro la decima settimana gestazionale.

Stop al fumo e all'alcol

In gravidanza è fondamentale non fumare ed evitare l'esposizione al fumo passivo. L'ostetrica fin dal primo incontro dovrebbe valutare nella donna fumatrice quanto realmente fumi e spiegare i rischi associati cercando di individuare insieme le strategie più efficaci per smettere o almeno limitare il numero di sigarette quotidiano.

Per quanto riguarda il consumo di alcol in gravidanza è dimostrato che vi sia un aumento del rischio di danni strutturali e cognitivo comportamentali nelle donne che assumono alte quantità di alcol tuttavia non è chiaro quale sia il valore soglia sotto il quale non si riportino danni. Le ostetriche dovrebbero quindi informare le donne in gravidanza o che hanno pianificato una gravidanza che la scelta più sicura è non assumere alcol durante la gestazione.

Occorre segnalare che fumo e alcol sono solo alcuni degli aspetti da considerare per promuovere uno stile di vita sano in gravidanza. Per un maggiore approfondimento si consiglia il corso Educazione alla salute in gravidanza.

Le risposte del corso FAD

  • Quali sono le raccomandazioni in merito al fumo in gravidanza?
  • Quali raccomandazioni in merito al consumo alcol in gravidanza?
  • Quali raccomandazioni in merito all’alimentazione?
  • Quali indicazioni in merito all’esercizio fisico?
  • Quali raccomandazioni in merito all’attività lavorativa?
  • Quali raccomandazioni in merito all’igiene orale?
  • Quali sono le raccomandazioni riguardo l’attività sessuale?
  • Quali raccomandazioni in merito ai viaggi?
  • Quali norme di sicurezza per la guida?

Le risposte a queste e altre domande si trovano nel dossier del corso FAD.

Lasciaci la tua mail e resta aggiornata/o


    Modifica degli stili di vita: fumo

    fumo

    Titolo: La modifica degli stili di vita: fumo (codice ECM 200175)
    Destinatari:
    medici, odontoiatri
    Scadenza:
     31-08-18
    Crediti:
     2
    Costo:
    10 €
    Offerte:
     gratuito per gli iscritti all'OMCeOMI
    Programma:
    SMARTFAD

    Gli ultimi dati epidemiologici sul fumo parlano chiaro: sebbene in Italia il numero dei fumatori sia in diminuzione, è anche vero che sono in aumento quelli che tentano di smettere.

    A medici e odontoiatri spetta un ruolo rilevante nel contrastare il tabagismo a livello di prevenzione e promozione della cessazione

    Ecco alcune domande che trovano risposta nel corso FAD ECM:

    • Quanto è rispettato il divieto di fumo nei luoghi di lavoro in Italia?
    • Quali sono i dati attuali sull'esposizione al fumo passivo?
    • Quali accorgimenti adottare nella comunicazione medico-paziente fumatore?
    • Quali strumenti usare per misurare la dipendenza da nicotina

    Giovani e fumo

    Le sigarette rappresentano ancora una forte attrattiva per i più giovani. Un'indagine effettuata su 48.000 ragazzi italiani tra gli 11 e 15 anni ha rilevato che il 3,4% degli intervistati fuma almeno una volta a settimana.

    Le probabilità di iniziare a fumare aumentano specialmente se in famiglia è già presente almeno un fumatore.   

    • Ma come sfatare i miti più diffusi tra i giovani sul fumo?
    • Quali interventi deve mettere in atto il pediatra o il medico di famiglia per dissuadere i giovani?
    • Quali suggerimenti utili dare ai genitori?

    La risposta a queste e altre domande nel corso FAD ECM dedicato alla modifica degli stili di vita legati al fumo, realizzato realizzato dal provider Zadig insieme all'Ordine dei Medici di Milano. 

    Prevenzione e diagnosi precoce del cancro orale

    Tutti i recenti studi hanno dimostrato quanto sia importante l’attività da parte dell’odontoiatra nel ridurre la percentuale di comportamenti ad alto rischio da parte dei pazienti. 

    Ogni figura del team odontoiatrico gioca un ruolo molto importante nella medicina preventiva, dato il rapporto che può instaurare con il paziente, specie nella prevenzione dell’abitudine al fumo.

    Per la diagnosi precoce del cancro orale, si raccomanda una visita accurata del cavo orale in coloro che fumano e/o consumano quotidianamente alcolici o superalcolici. 

    • Quali sono i principali fattori di rischio?
    • Quali consigli dare ai pazienti per prevenire i rischi?
    • Come va eseguita la diagnosi precoce?

    La risposta a queste e altre domande nel corso FAD  ECM dedicato alla modifica degli stili di vita legati al fumo, realizzato realizzato dal provider Zadig insieme all'Ordine dei Medici di Milano. 

     

    Lasciaci la tua mail e resta aggiornata/o


      delirium post operatorio

      Delirium post operatorio

      delirium

      Titolo: Delirium post operatorio (codice ECM 217304)
      Destinatari: infermieri, infermieri pediatrici, assistenti sanitari
      Scadenza: 15-02-2019
      Crediti: 5
      Costo: 20 €
      Offerte: gratuito per gli iscritti all'OPI Milano-Lodi MB
      Programma: NursinFAD
      Valutazione dei partecipanti (3.071 valutazioni):
      8/10 rilevanza
      8/10 qualità
      8/10 efficacia

      Cos'è il delirium post operatorio?

      Il delirium post operatorio o stato confusionale acuto si può definire come uno stato clinico caratterizzato da alterazioni delle funzioni cognitive, dell’umore, dell’attenzione, della vigilanza e della coscienza di sé, che insorge in modo acuto in persone con o senza disturbi cognitivi.

      Tre forme di delirium

      Esistono tre forme di delirium post operatorio:

      • delirium  ipercinetico (il soggetto è irrequieto, agitato, disorientato nel tempo e nello spazio con allucinazioni visive e uditive, aggressivo e con eloquio alterato);
      • delirium ipocinetico (soggetto ipocinetico, stanco, apatico, si presenta rallentato di fronte a stimoli di varia natura);
      • delirium misto (il soggetto può presentare comportamenti che alternano i sintomi di entrambi i quadri descritti).

      Occorre segnalare che la forma ipocinetica è spesso confusa con forme di depressione tipiche dell’anziano.

      Epidemiologia

      Il delirium post operatorio può manifestarsi a qualunque età, ma i bambini e gli anziani sono le categorie a rischio più alto. I primi perché hanno il sistema nervoso in via di sviluppo i secondi perché con l'invecchiamento possono aver accumulato danni a livello neuronale.

      Nei bambini tra i 2 e i 5 anni vi è un aumento del rischio di emergence delirium, una particolare forma di delirium post operatorio in genere autolimitante e di breve durata (15 minuti) ma potenzialmente pericolosa.

      L’incidenza varia dal 9 all’87% in funzione dell’età del paziente e del tipo di intervento chirurgico. Negli anziani sottoposti a intervento chirurgico l’incidenza è compresa tra il 5 e il 50%, ma i dati sono sottostimati in quanto molti casi di delirium non vengono riconosciuti.

      Le risposte per la pratica quotidiana

      Questo corso FAD ECM risponde a molte domande, fornendo risposte di immediata applicabilità clinica su:

      • Che cosa si intende per delirium post operatorio?
      • Quali sono i fattori di rischio?
      • Quali sono gli interventi assistenziali per la prevenzione del delirium post operatorio?
      • Quali sono gli interventi assistenziali per la gestione del delirium post operatorio?

      Lasciaci la tua mail e resta aggiornata/o


        Prevenzione degli errori di terapia nella pratica infermieristica

        Prevenzione degli errori di terapia nella pratica infermieristica

        Titolo: Prevenzione degli errori di terapia nella pratica infermieristica (codice ECM 217363)
        Destinatari:
        infermieri, infermieri pediatrici, assistenti sanitari
        Scadenza:
        15-02-2019
        Crediti:
        5
        Costo:
        20 €
        Offerte:
        gratuito per gli iscritti all'OPI Milano-Lodi MB
        Programma:
        Nursing FAD
        Valutazione dei partecipanti (3.077 valutazioni):
        8/10 rilevanza
        8/10 qualità
        8/10 efficacia

        Errore di terapia

        Secondo la definizione proposta dal National Coordinating Council for Medication Error Reporting and Prevention (NCCMERP), per errore di terapia si intende ogni evento avverso, indesiderabile, non intenzionale, prevenibile che può causare o portare a un uso inappropriato del farmaco o a un pericolo per il paziente.

        L’errore di terapia (medication error) può verificarsi in una o più fasi del processo che va dalla prescrizione alla somministrazione, possiamo quindi avere:

        • errore di prescrizione;
        • errore di trascrizione/interpretazione;
        • errore di etichettatura/confezionamento;
        • errore di allestimento/preparazione;
        • errore di distribuzione;
        • errore di somministrazione.

        Quali fattori contribuiscono a generare gli errori di terapia?

        Gli errori da parte degli infermieri hanno in genere un’origine multifattoriale che comprende l’organizzazione del lavoro, le condizioni di lavoro, l’inesperienza, la distrazione e le interruzioni durante il lavoro. Le interruzioni sono più frequenti quando gli infermieri preparano la terapia in locali open space, durante la registrazione della somministrazione e tra una somministrazione e l’altra. La durata delle interruzioni varia da secondi a minuti e la gravità degli errori aumenta con la frequenza delle interruzioni.

        Le risposte del corso FAD

        • Che cosa si intende per errori di terapia?
        • Quanto sono frequenti gli errori di terapia nella pratica clinica?
        • Quali fattori contribuiscono a generare gli errori di terapia?
        • Quale responsabilità hanno gli infermieri nella prevenzione degli errori di terapia?
        • Quali azioni sono previste dalle raccomandazioni ministeriali per prevenire gli errori di terapia?
        • Quali strategie sono efficaci per ridurre gli errori di somministrazione?
        • Quali effetti può comportare la triturazione dei farmaci?
        • Quali strumenti utilizzare per la segnalazione degli eventi avversi?

        Le risposte a queste e altre domande si trovano nel dossier del corso.

        Lasciaci la tua mail e resta aggiornata/o