corso valutazione perioperatoria anziano

Valutazione e gestione perioperatoria nel paziente anziano

delirium

Titolo: Valutazione e gestione perioperatoria nel paziente anziano (codice ECM 344592)
Destinatari: infermieri, educatori professionali, fisioterapisti, logopedisti, infermieri pediatrici, assistenti sanitari
Scadenza: 31-12-2022
Crediti: 5
Costo: 20 €

Perché è importante seguire questo corso ECM sulla gestione perioperatoria dell'anziano?

Il periodo perioperatorio è estremamente delicato per tutti i pazienti, ma soprattutto per i pazienti anziani. Se la gestione del periodo perioperatorio non è adeguata il paziente può andare incontro a diverse complicanze post operatorie. Considerata la rilevanza del periodo perioperatorio, è importante che gli infermieri e tutti gli operatori sanitari che sono a contatto con i pazienti conoscano le indicazioni evidence based per una corretta gestione.
In passato gli anziani che venivano sottoposti a interventi chirurgici erano pochi. Ora invece con il cambiamento demografico abbiamo un aumento del numero di persone anziane che viene sottoposto a chirurgia. Occorre considerare che gli anziani soprattutto se hanno bisogno di una procedura in urgenza hanno un rischio più alto di andare incontro a complicanze post operatorie per diversi problemi. Tra i problemi tipici dell'anziano abbiamo:

  • i cambiamenti fisiopatologici dell’età,
  • la coesistenza di più patologie,
  • l’assunzione di più farmaci,
  • le alterazioni cognitive,
  • la presenza di fragilità.

La corretta gestione del periodo perioperatorio è la strategia raccomandata per ridurre questo rischio. Occorre quindi procedere con una adeguata valutazione nel pre operatorio e una corretta gestione del periodo post intervento.

Inoltre per la riduzione delle complicanze e il recupero post operatorio delle funzionalità di base sono indicati interventi di approccio multimodale. Questi programmi che hanno l’obiettivo di:

  • incrementare le capacità fisiche e psichiche della persona assistita per affrontare l’intervento chirurgico,
  • controllare il dolore post operatorio,
  • favorire la mobilizzazione e la ripresa dell’alimentazione dopo l’intervento.

Quando un anziano è considerato fragile?

La definizione di fragilità per gli anziani è cambiata nel tempo. In base al tipo di approccio considerato con il termine fragilità possiamo includere le caratteristiche fisiche, psicologiche, sociali e cognitive. Sebbene non esista un’unica definizione di fragilità per le persone anziane, c’è accordo sulla necessità di considerare la fragilità un fattore di rischio associato a un’alta percentuale di complicanze post operatorie anche gravi.
Tra le complicanze post intervento dell'anziano abbiamo: il deterioramento cognitivo, le difficoltà di mobilizzazione, l’aumento della durata dell’ospedalizzazione e la morte.

A chi è dedicato questo corso ECM sulla gestione perioperatoria?

Il corso ECM è rivolto specificamente a infermieri, assistenti sanitari, fisioterapisti, logopedisti, educatori professionali.

Le risposte per la pratica quotidiana

In questo corso FAD acquisirai informazioni su quali sono i controlli per l'anziano fragile, come va gestita l'alimentazione peri operatoria, come si può prevenire e gestire il delirium, come va trattato il dolore post operatorio. Inoltre troverai risposte pratiche a molte domande, di immediata applicabilità clinica su:

  • i rischi pre operatori dell’anziano e come vanno valutati
  • i controlli da effettuare nell’anziano fragile
  • le strategie per ridurre il rischio di complicanze
  • la gestione dell’alimentazione nel perioperatorio
  • la prevenzione e gestione del delirium post operatorio
  • la gestione del dolore nel post operatorio
  • gli altri problemi peculiari ha l’anziano

Troverai risposte a questi e ad altri quesiti nel dossier del corso Valutazione e gestione periopertoria nel paziente anziano

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    Piante medicinali: quali rischi

    Titolo: Piante medicinali: quali rischi (codice ECM 370540)
    Destinatari:
    tutti gli operatori sanitari
    Scadenza:
    31-12-2023
    Crediti:
    5
    Costo:
    30 €
    Programma:
    Favifad
    Valutazione dei partecipanti (660 valutazioni):
    8/10 rilevanza
    9/10 qualità
    8/10 efficacia

    L'uso delle piante medicinali

    Fin dall’antichità l’uomo ha cercato nella natura e in particolare nelle piante medicinali, i rimedi che lo potessero aiutare a prevenire e curare diverse malattie.

    Le fonti storiche dimostrano che per secoli le piante hanno costituito la principale fonte di medicamenti. Con il progredire delle conoscenze sulle tecniche di isolamento e sintesi chimica dei principi attivi, il mondo scientifico ha progressivamente indirizzato la propria attenzione verso i prodotti derivanti da questi processi. Tuttavia, negli ultimi decenni del XX secolo l’interesse per le piante è tornato a crescere.

    La crescente attenzione nei confronti dei prodotti a base di piante medicinali è da attribuire a diversi fattori.
    Da un lato una maggiore attenzione da parte del pubblico al benessere e alla salute. Dall’altro l’aumentata disponibilità di rimedi naturali reperibili in farmacie, erboristerie e nella grande distribuzione organizzata.

    Inoltre, le strategie di marketing e i messaggi pubblicitari provenienti dai mass media attribuiscono a questi prodotti numerose proprietà benefiche per la salute, sia fisica sia mentale, rendendoli attraenti per il pubblico. Secondo quanto emerge da indagini e sondaggi le persone tendono sempre di più a non rivolgersi al medico ma a procedere con l’automedicazione. In particolare la propensione è verso l’utilizzo di rimedi provenienti dal mondo vegetale. Si ha infatti spesso l'errata convinzione che l’origine naturale sia garanzia di sicurezza.

    Nella realtà non è così e sono molte le reazioni avverse che si verificano, per far fronte a questo problema è stato istituito un vero e proprio sistema di sorveglianza.

    La sorveglianza delle reazioni avverse

    La farmacovigilanza è l’insieme delle attività finalizzate all’identificazione, valutazione, comprensione e prevenzione degli effetti avversi o di qualsiasi altro problema correlato all’uso dei medicinali. Lo scopo è quello di assicurare un rapporto beneficio/rischio favorevole per la popolazione. Anche i prodotti di origine vegetale sono sottoposti a controllo, in quanto occorre tenere ben presente che naturale non è sinonimo di sicuro.

    Le pubblicazioni in letteratura infatti mostrano che anche le erbe officinali più utilizzate sono responsabili di reazioni avverse. Queste possono essere sia il risultato dell’azione esercitata dalla pianta sull’organismo sia la conseguenza di interazioni farmacologiche con medicinali assunti simultaneamente.
    La segnalazione delle reazioni avverse ai rimedi di origine vegetale segue due percorsi differenti a seconda del prodotto coinvolto.
    Nel caso dei medicinali vegetali autorizzati la segnalazione viene trasmessa all’Agenzia Italiana del Farmaco. Invece le segnalazioni per tutti gli altri prodotti “naturali” sono inviate all’Istituto Superiore di Sanità.
    In Italia questo sistema di controllo (fitosorveglianza) ha raccolto in questi anni oltre 2.000 segnalazioni. Va sottolineata l’importanza di mantenere un adeguato livello d’attenzione sull’argomento. Bisogna considerare che anche quando i prodotti a base di piante vengono utilizzati correttamente possono verificarsi reazioni indesiderate, in relazione alla qualità del prodotto utilizzato.
    Inoltre, le informazioni sulla sicurezza di questi prodotti sono particolarmente importanti in alcune popolazioni quali donne in gravidanza, bambini, pazienti anziani e nelle persone che stanno assumendo farmaci a uso cronico con il rischio quindi di interazioni.

    Il corso in breve

    Il corso dopo una parte introduttiva generale si concentra sulle principali piante medicinali di uso comune illustrandone i rischi in gravidanza, in allattamento e il rischio di interazione con altri farmaci.

    Si riportano di seguito i punti presi in esame dal corso in oggetto:

    • Epidemiologia: l’uso delle erbe officinali
    • Aspetti legislativi di base
    • Il sistema di fitosorveglianza in Italia
    • Le piante medicinali di comune impiego
    • Cannabis sativa
    • Consigli pratici.

     

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      Farmaci in gravidanza: per un uso consapevole

      farmaci in gravidanza

      Titolo: Farmaci e gravidanza (codice ECM 283856)
      Destinatari: tutti gli operatori sanitari
      Scadenza: 31-12-2020
      Crediti: 5
      Costo: 30 €
      Programma: FaViFAD

      La somministrazione di farmaci in gravidanza è in crescita, soprattutto a causa dell’aumento di patologie croniche nelle donne gravide. A fronte di questo aumento d’uso, c’è ancora oggi molta incertezza sui farmaci più appropriati e sicuri da prescrivere durante la gestazione.

      Questo può portare a non somministrare alla donna medicinali dei quali invece avrebbe bisogno.

      Effetti dei farmaci sul feto

      La principale preoccupazione associata all’uso di farmaci in gravidanza è la teratogenesi, che si verifica principalmente durante la fase embrionale, quando l’organogenesi è in pieno svolgimento. L’insorgenza delle malformazioni dipende da vari fattori genetici, ambientali, farmacologici e fisici.

      Durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza gli eventuali effetti dannosi dei farmaci tendono a compromettere la crescita e lo sviluppo del feto o la funzione di determinati organi. Possono esserci quattro tipi di danno fetale:

      • danno a strutture o organi normalmente formati in embriogenesi
      • danno a strutture che sono in istogenesi durante il periodo fetale
      • ritardo di crescita
      • morte fetale o natimortalità

      Farmaci in gravidanza: una classificazione

      La classificazione più utilizzata divide i principi attivi in 5 categorie a seconda del rischio che comporta la loro assunzione (A, B, C, D, X). Recentemente l’FDA ha ideato un nuovo sistema informativo per fornire indicazioni più chiare e complete sulla sicurezza dell’uso dei farmaci in gravidanza, divisi in quattro punti:

      • possibilità di registri sull’esposizione a quel farmaco in gravidanza

      • riassunto dei rischi (che comprende anche quanto fatto in precedenza con la classificazione in lettere)

      • considerazioni cliniche (che include chiarimenti su malattie associate alla maternità, sul rischio embrio/fetale, sull’eventuale aggiustamento della dose durante la gravidanza )

      • dati (a supporto del riassunto dei rischi)

      Le risposte per la pratica quotidiana

      Ecco alcune domande che trovano risposta nel corso FAD ECM sull'uso dei farmaci in gravidanza, dedicato a tutti gli operatori sanitari:

      • Qual è l'atteggiamento attuale sui farmaci in gravidanza?
      • Quali sono i principali effetti avversi sul feto conseguenti alla somministrazione dei farmaci?
      • I vaccini sono sicuri in gravidanza?
      • Quali caratteristiche del farmaco ne determinano il passaggio al feto?
      • I trattamenti a base di erbe sono sicuri in gravidanza? E quelli cosmetici?

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        farmaci in allattamento

        Farmaci in allattamento, quali raccomandazioni

        allattamento farmaci

        Titolo: Farmaci e allattamento (codice ECM 283118)
        Destinatari: tutti gli operatori sanitari
        Scadenza: 31-12-2020
        Crediti: 5
        Costo: 30 €
        Offerte: -
        Programma: FaviFAD

        L’allattamento e la somministrazione dei farmaci

        L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda l'allattamento al seno esclusivo per i primi 6 mesi.

        Nella maggior parte dei casi tale raccomandazione rimane valida anche quando la mamma deve assumere una terapia, sono pochi infatti i farmaci controindicati in modo assoluto durante l'allattamento.

        Il ruolo dell'operatore sanitario

        L' operatore sanitario ha un ruolo chiave nella gestione di terapie acute o croniche durante l'allattamento, in quanto deve valutare il rapporto rischio e beneficio della terapia in allattamento.

        A tal fine occorre valutare le caratteristiche proprie del principio attivo e alcuni fattori specifici come:

        • l’utilità del farmaco per la mamma;
        • gli effetti potenziali del farmaco sulla produzione di latte;
        • la quantità di farmaco escreta nel latte materno;
        • l’assorbimento per via orale da parte del neonato;
        • il rischio potenziale di eventi negativi per il neonato;
        • l’età del bambino.

        Farmaci compatibili e incompatibili con l'allattamento

        In funzione del rischio di effetti negativi un farmaco può essere considerato:

        • compatibile con l’allattamento al seno quando gli effetti negativi per il neonato sono poco probabili; occorre tuttavia chiedere alla mamma di tenere sotto controllo il neonato e di segnalare se si verificano effetti negativi;
        • da evitare se possibile, in quanto può ridurre la produzione di latte o perché può causare effetti negativi nel bambino. Se questi farmaci vengono somministrati occorre tenere sotto controllo il neonato e valutare la comparsa di effetti negativi;
        • non compatibile con l’allattamento, in quanto ha un alto rischio di effetti negativi per il bambino. Bisogna evitare la somministrazione di questi farmaci alle donne che allattano e qualora siano necessari per la salute materna occorre raccomandare di interrompere l’allattamento

        Le risposte per la pratica quotidiana

        Questo corso FAD ECM risponde a molte domande, fornendo risposte di immediata applicabilità clinica su:

        • le indicazioni generali riguardo alla somministrazione dei farmaci nell'allattamento
        • le caratteristiche del farmaco che ne determinano il passaggio nel latte materno
        • il momento opportuno per somministrare i farmaci galattogoghi
        • i farmaci che si possono usare nei principali disturbi mammari legati all'allattamento
        • le situazioni più comuni di trattamento farmacologico durante l’allattamento
        • i metodi contraccettivi raccomandati in allattamento
        • le indicazioni riguardo alle sostanze da abuso nell'allattamento
        • le principali fonti di informazione per gli operatori sanitari

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          medicina del lavoro

          Aggiornamenti 2016 in medicina del lavoro

          medicina-occupazionale

          Titolo: Problematiche di medicina occupazionale in alcuni comparti lavorativi (codice ECM 154998)
          Destinatari:
          medici
          Scadenza: 31-12-17
          Crediti: 18
          Costo: il corso non è più disponibile all'acquisto
          Offerte: -
          Programma: MeLa
          Valutazione dei partecipanti (2.198 valutazioni):
          8/10 rilevanza
          8/10 qualità
          8/10 efficacia

          Aggiornarsi in medicina del lavoro

          Come ogni anno la Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII) ha realizzato un corso FAD nella propria disciplina. Il corso spazia su vari argomenti e offre una visione a 360 gradi delle problematiche della tutela della salute nelle attività lavorative. Vengono presentati casi di vita pratica nelle quali il medico competente deve prendere decisioni.

          I temi affrontati nel corso FAD

          Il corso 2016 spazia in numerosi campi e attività lavorative, tra cui i più salienti sono:

          • Il reinserimento al lavoro di soggetti con cardiopatia ischemica
          • I disturbi del sonno nel lavoro a turni
          • Le patologie da lavoro nel settore dei trasporti
          • Le patologie da lavoro nel settore dell'edilizia
          • Le patologie da radiazioni ionizzanti
          • Le patologie da uso dei videoterminali
          • Le patologie da uso degli olii lubrorefrigeranti
          • Le vaccinazioni in ambito sanitario
          • Le patologie da lavoro nel settore dell'agricoltura
          Farmaci e bambini

          Come usare i farmaci nel bambino: una guida per una terapia sicura

          Farmaci e bambini

          Titolo: Farmaci e bambini (codice ECM 370547)
          Destinatari: tutti gli operatori sanitari
          Scadenza: 31-12-2023
          Crediti: 5
          Costo: 30 €
          Offerte: -
          Programma: FaviFAD
          Valutazione dei partecipanti (5.583 valutazioni):
          8/10 rilevanza
          8/10 qualità
          8/10 efficacia

          I rischi legati all'uso dei farmaci nei bambini

          Un bambino su due riceve un farmaco nell'arco di un anno, per lo più si tratta di medicine per l’apparato respiratorio o antibiotici. Spesso però queste terapie si accompagnano a reazioni avverse, che devono essere riconosciute per tempo e segnalate alla Rete nazionale di farmacovigilanza.

          I bambini non sono adulti in miniatura

          I bambini vengono erroneamente considerati “adulti in miniatura”, senza tenere conto delle caratteristiche, sia fisiologiche sia psicologiche, che contraddistinguono le diverse fasce d’età. Senza adeguate informazioni circa l’efficacia e la sicurezza dei farmaci in età pediatrica, si possono commettere errori di prescrizione e somministrazione con gravi conseguenze per il piccolo paziente.

          I motivi delle reazioni avverse

          Molte delle reazioni avverse sono legate al meccanismo dei farmaci e sono largamente prevedibili adottando opportune precauzioni. L’allergia ai farmaci è un rischio reale, ma spesso sovrastimato a causa della notevole sensibilità della cute nel bambino. Particolare attenzione bisogna porre anche agli eccipienti inseriti nelle formulazioni.

          Le risposte per una buona pratica clinica

          Questo corso FAD ECM fornisce risposte alle seguenti domande:

          • Quanto sono frequenti le reazioni avverse da farmaco nel bambino?
          • Quali sono le differenze tra bambino e adulto in termini di farmacocinetica e farmacodinamica?
          • Quali sono le reazioni avverse più frequenti e rilevanti  in età pediatrica?
          • Quali farmaci danno più spesso reazioni avverse nel bambino?
          • Come prevenire le reazioni avverse da farmaco o vaccino?
          • Come gestire una reazione avversa da farmaco o vaccino, specie se grave?
          • Come segnalare la reazione avversa osservata?

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            Farmaci anziano

            Consigli per la buona gestione dei farmaci nell’anziano

            Farmaci anziano

            Titolo: Farmaci e anziano: un equilibrio difficile (codice ECM 370534)
            Destinatari: tutti gli operatori sanitari
            Scadenza: 31-12-2023
            Crediti: 5
            Costo: 30,00 €
            Offerte: -
            Programma: FaviFAD
            Valutazione dei partecipanti (6.254 valutazioni):
            8/10 rilevanza
            8/10 qualità
            8/10 efficacia

            Troppi farmaci, tutti insieme

            Si è oggi di fronte a una vera e propria epidemia di uso di farmaci nell'anziano. Dati italiani (AIFA) indicano che la prevalenza d'uso dei farmaci passa dal 45% negli adulti a oltre il 90% nelle persone sopra i 74 anni d'età, ovvero quasi tutti gli anziani prendono quotidanamente farmaci. I consumi dicono che in media ogni anziano prende più di tre farmaci al giorno.

            Gli eventi avversi si possono prevenire

            I problemi legati all’uso dei farmaci nell’anziano sono comuni, costosi e spesso prevenibili, oltre a essere accompagnati a volte a esiti infausti. Si stima che il 27% degli eventi avversi da farmaco nelle cure primarie e il 42% di quelli legati alle cure a lungo termine siano prevenibili.  Evitare l’uso di farmaci inappropriati e dei farmaci ad alto rischio è un modo semplice ed efficace per ridurre i problemi legati ai farmaci e gli eventi avversi nell’anziano.

            I motivi che portano all'iperprescrizione nell'anziano

            La conoscenza dei motivi che conducono a prescrivere troppi farmaci nell'anziano è il primo passo per rivedere la terapia in corso e ridurre al minimo il numero dei farmaci, tenendo presenti le patologie concomitanti, le possibili interazioni tra farmaci e il profilo di sicurezza caratteristico in questa fascia d'età che deve essere considerata debole.

            Le risposte per la pratica quotidiana

            Questo corso FAD ECM risponde a molte domande, fornendo risposte di immediata applicabilità clinica:

            • Quali sono i farmaci più usati nell'anziano?
            • Come facilitare l'aderenza al trattamento?
            • Come va gestita una politerapia?
            • Si può evitare la cascata prescrittiva?
            • Quali sono i rischi di un sovra o sottotrattamento?
            • Quali sono i farmaci da evitare nell'anziano?
            • Quali sono i farmaci che possono essere somministrati con tranquillità nell'anziano?

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