Titolo: Valutazione e monitoraggio del rischio biologico sul lavoro (codice ECM 382088)
Destinatari: tutti gli operatori sanitari
Scadenza: 02-04-2024
Crediti: 2
Costo: 20 €
Programma: MeLa Flash
Valutazione dei partecipanti (76 valutazioni):
rilevanza
qualità
efficacia
Perché seguire questo corso FAD ECM sul rischio biologico
Il rischio biologico è comune a molte attività lavorative e gli operatori devono essere informati su come ridurlo o prevenirlo nelle varie situazioni. Le nuove linee guida ILO, alla base del corso, forniscono raccomandazioni pratiche al riguardo.
Il rischio di legionellosi
Molti studi hanno dimostrato l’ampia diffusione del genere Legionella nei sistemi idrici delle strutture turistico-recettive e termali.
Gli stabilimenti e gli alberghi termali, in ambienti diversi da quelli dedicati alle cure, da anni ormai integrano l’offerta delle prestazioni terapeutiche con quelle più propriamente di benessere. Le prestazioni comprendono: bagni con idromassaggio, docce filiformi, “docce francesi”, bagno turco, sauna, fanghi,
massaggi, piscine con zone con idromassaggio. Le caratteristiche della microflora tipica delle acque termali e il fatto che queste siano utilizzate a temperature per lo più comprese tra i 30 e i 40°C costituiscono condizioni favorenti lo sviluppo e la sopravvivenza di Legionella.
Fra le apparecchiature e cure termali per le quali maggiore è il rischio di trasmissione vi sono anche i bagni con idromassaggio. Analogamente, rappresentano una fonte di pericolo tutte le prestazioni, erogate con acqua termale o non termale, nei reparti “benessere” degli stabilimenti termali che comportano la formazione di aerosol.
Prevenzione del rischio di legionellosi nelle strutture turistiche
Per un’efficace prevenzione del rischio biologico nelle strutture turistiche è d’obbligo che il gestore di ogni struttura effettui con periodicità (biennale, preferibilmente annuale) la valutazione del rischio di legionellosi.
La valutazione deve essere effettuata da una figura competente (per esempio igienista, microbiologo, ingegnere con esperienza specifica, eccetera).
Una corretta valutazione del rischio correlato a una struttura turistico-recettiva deve partire da un’ispezione degli impianti a rischio supportata, qualora disponibili, dagli schemi d’impianto aggiornati.
Tale analisi ispettiva deve essere finalizzata a individuare i punti critici di ciascun impianto a rischio, in considerazione delle condizioni di esercizio e manutenzione.
Il rischio di legionellosi dipende da vari fattori, tra cui:
- temperatura dell’acqua compresa tra 20 e 50°C
- presenza di tubazioni con flusso d’acqua minimo o assente (tratti poco o per nulla utilizzati della rete, utilizzo saltuario delle fonti di erogazione)
- utilizzo stagionale o discontinuo della struttura o di una sua parte
- caratteristiche e manutenzione degli impianti e dei terminali di erogazione (pulizia, disinfezione)
- caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento a ciascun impianto (fonte di erogazione, disponibilità di nutrimento per Legionella, presenza di eventuali disinfettanti)
- vetustà, complessità e dimensioni dell’impianto
- ampliamento o modifica dell’impianto esistente (lavori di ristrutturazione)
- utilizzo di gomma e fibre naturali per guarnizioni e dispositivi di tenuta
- presenza e concentrazione di Legionella, evidenziata a seguito di eventuali pregressi accertamenti ambientali (campionamenti microbiologici).
L'entusiasmo del medico competente
Renzo Aspertilli, giovane medico competente rientra al lavoro dopo un periodo di assenza per aggiornamento, pieno di energia e di nuove idee da mettere a punto nelle aziende che segue.
“Buongiorno Renzo, bentornato, come va?” lo saluta l’ingegner Toffano, titolare di un’industria cartaria.
“Benissimo” risponde Renzo con gli occhi che brillano “non ha idea, caro ingegnere, di quante novità interessanti abbiano parlato al Congresso, non vedo l’ora di organizzare un corso di aggiornamento per tutti i dipendenti e anche per i responsabili di ciascun settore e i dirigenti, compreso lei, si intende!”
“Ottimo, bravo Renzo!” lo loda Toffano “e mi dica, di cosa ci parlerebbe? Ancora una volta della valutazione del rischio?” chiede con un filo di ironia il titolare che sa essere quello il pallino del dottor Aspertilli.
“Ça va sans dire” risponde il medico che non fa caso al tono della domanda. “Dobbiamo assolutamente parlare del rischio biologico” chiarisce il medico “non ha idea di quante novità e indicazioni utili siano emerse al congresso!”
“Mmhh” mugugna l’ingegnere, poco convinto “e cioè?”
“Il convegno internazionale si è svolto a Ginevra, per cinque giorni, presso la International Labour Organization (ILO), ovvero l’Organizzazione Internazionale del lavoro. Durante il convegno sono state stilate validate le nuove linee guida sulla gestione dei rischi biologici sul posto di lavoro e sulle valutazioni del rischio con un approccio davvero innovativo” spiega convinto il medico. “Fra l’altro è un tema che coinvolge in primo piano proprio i datori di lavoro, come lei, che hanno un ruolo chiave al riguardo”.
“Va bene Renzo, mi ha convinto, e so che mi posso fidare di lei” risponde il titolare dell’azienda “organizzi quando vuole questo corso”.
[...] Scopri come procede la storia nel corso
Un nuovo modo di formarsi in medicina del lavoro
Con il programma MeLa Flash si offre un programma di formazione in medicina del lavoro.
I corsi FAD sono circa una decina all'anno, hanno la caratteristica di essere sintetici (due crediti ECM a corso), in modo da consentire una formazione flessibile che non imponga di affrontare corsi troppo impegnativi in termini di tempo o dai contenuti difformi tra loro.
Lasciaci la tua mail e resta aggiornata/o