La triturazione dei farmaci

triturazione dei farmaci

Titolo: La triturazione dei farmaci (codice ECM 213103)
Destinatari: infermieri, infermieri pediatrici, assistenti sanitari, medici
Scadenza: 31-12-2018
Crediti: 5
Costo: 20 €
Offerte: gratuito per gli iscritti all'OPI Milano-Lodi MB
Programma: NursingFAD
Valutazione dei partecipanti (7.766 valutazioni):
8/10 rilevanza
8/10 qualità
8/10 efficacia

E' corretto triturare i farmaci?

I farmaci non dovrebbero mai essere tritati ma di fatto è una pratica molto diffusa, soprattutto nelle residenze sanitario-assistenziali perché molti pazienti non riescono a deglutire le compresse intere a causa di patologie (per esempio demenza o ictus) o per la presenza di un sondino naso-gastrico o di una gastrostomia endoscopica percutanea.

Triturazione in sicurezza

Quando si tritano i farmaci si aumentano sia i rischi per il paziente, che può andare incontro a sottodosaggio o a sovradosaggio, sia per gli operatori sanitari che sono più esposti al principio attivo. Si raccomanda quindi, quando si ricorre alla triturazione, di utilizzare i dispositivi di protezione individuale e di rispettare le norme di igiene.

Le risposte del corso FAD

La triturazione dei farmaci è una pratica comune? Quali sono i possibili rischi e problemi legati alla triturazione? Qual è la modalità corretta per triturare i farmaci? Quali accorgimenti vanno adottati per somministrare farmaci camuffati negli alimenti? Quali farmaci non possono essere triturati?
Le risposte a queste e altre domande si trovano nel dossier del corso FAD sulla triturazione dei farmaci dedicato a infermieri, infermieri pediatrici e assistenti sanitari.

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